LA METODOLOGIA
Le Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” , parla della necessità di adottare una didattica individualizzata e personalizzata , in riferimento agli alunni con DSA, in complementarietà all’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative .
Le linee guida del MIUR chiariscono che “la didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze” e mira a raggiungere gli obiettivi comuni della classe. Ma è importante anche definire una “didattica personalizzata” che “calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi “.(Cit. Linee Guida MIUR, p.6). L’incoraggiamento di un piano di studi inclusivo che punti a riconnettere ai bisogni di tutta la classe partendo dai bisogni individuali e usando modalità e strumenti personalizzati è alla base anche della nuova Direttiva sui BES Bisogni Educativi Speciali (27 dic 2013 e circolare n.8 6 marzo 2013)
L’idea di offrire uno strumento che potesse dare ai ragazzi con DSA autonomia, parità, integrazione e nel contempo rispettare le peculiarità dei bisogni educativi personali è alla base del progetto di Finger Talks per definire un nuovo modo di imparare e di insegnare che favorisca:
- COMPRENSIONE E AUTONOMIA – aiutare l’alunno ad assimilare i concetti e a ri-applicarli autonomamente
- PERSONALIZZAZIONE – una base comune a tutti e la possibilità di compensare dove serve
- INTEGRAZIONE – ricollegare il bambino al contesto e rispondere alle necessità di tutta la classe
- DIALOGO CON L’ADULTO – in affiancamento in classe e a casa, non si sostituisce all’adulto ma lo supporta
- RASSICURAZIONE – stimolare il bambino e favorirne rassicurazione e motivazione
La metodologia di esperti – come Rita Bartole e Marco Quaglino, insegnanti specializzati – è esaltata dall’incontro con le nuove tecnologie digitali , con cui lo studente impara guardando e interagendo, e non più soltanto leggendo, ascoltando e imparando a memoria.
UNA DIDATTICA INCLUSIVA
L’applicazione, utile a tutti gli studenti, è però pensata in modo particolare per i per ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento: dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia
“I ragazzi spesso motivano l’insuccesso in matematica con la poca predisposizione (non sono portato…) e la mancanza di memoria ( non mi ricordo…), riducendo questa disciplina ad abilità nel calcolo. Questo problema ci ha stimolato a cercare metodi di insegnamento e strumenti che favorissero invece l’osservazione, il ragionamento e la costruzione di rappresentazioni mentali dei concetti. Una didattica così impostata è estremamente valida in particolare per gli studenti con DSA.“
(Cit. Rita Bartole e Marco Quaglino – SCUOLA e DIDATTICA
n. 8, Aprile 2013)
Aritmeticando fa proprie queste considerazioni esaltandole attraverso le potenzialità dello strumento e offrendo un valido supporto per superare problematiche di:
Il font usato è Open Dyslexic, i testi sono stati ridotti al minimo e presentati in forma di tabelle, schemi, risposte a scelta multipla
Sono proposti “esercizi guidati” a risposta multipla che verificano la comprensione della teoria e introducono gli esercizi “veri e propri”, costruiti con passaggi ben strutturati e schemi che favoriscono l’ordine e la concentrazione e fanno ragionare il bambino senza avvantaggiarlo inadeguatamente.
Gli altri strumenti compensativi: audio calcolatrice, tavola pitagorica, tavola dei numeri primi.
Lo svolgimento degli esercizi avviene totalmente in digitale: non c’e’ nulla da scrivere o da copiare, il tastierino permette di effettuare i calcoli e inserirli direttamente nello spazio selezionato. Oltre al suggerimento è possibile la “verifica” del risultato, visualizzare la “soluzione” finale, “cancellare” per poter riprovare. Quando l’esercizio è terminato è possibile stamparlo ed inserirlo nel quaderno.
Potrà inoltre inibire le funzionalità “verifica risultato” e “soluzione” per permette un uso paritario anche durante i compiti in classe.
La soluzione proposta è solo quella finale come nei libri di testo, sarà l’adulto a spiegare l’errore all’alunno.
La schematizzazione dei passaggi, l’inserimento diretto del numero calcolato, le opzioni “verifica”, “soluzione”, “cancella” favoriscono la rapidità di svolgimento degli esercizi.
La possibilità di svolgere tutto su iPad, vedere una divertente spiegazione animata, usare diverse interazioni per svolgere gli esercizi rendono l’apprendimento più facile e sereno.
LA RITABELLA
La RiTabella e’ uno strumento compensativo per il calcolo basato sulla rappresentazione dei numeri in colori . Permette anche l’acquisizione di nuove competenze, basandosi sull’intuizione e il riconoscimento visivo ed è particolarmente indicata per studenti con DSA. Nasce nel 1995 dalla esperienza di Rita Bartole, oggi insegnante del dopo scuola specializzato Compiti Amici e, insieme al marito Marco Quaglino, autrice di testi (editi da Fabbrica dei Segni) e formatrice sui temi matematica e Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
L’integrazione in Aritmeticando ne esalta le potenzialità sul nuovo supporto mobile, proponendo un uso più interattivo e contestuale, con la possibilità di richiamarla in ogni momento all’interno dell’esercizio come “tabella intera” o suggerimento sui singoli dati, una simpatica video guida all’uso e una grafica rivisitata.
la RiTabella[nascondi]
E’ una tavola numerica particolarmente utile quando a scuola viene affrontato il tema della divisibilità (scomposizione in fattori, MCD, mcm), e il calcolo frazionario, permettendo di capire questi concetti in modo intuitivo e di svolgere i calcoli senza ausilio della calcolatrice.
Ogni numero viene espresso mediante pallini colorati, e ogni colore corrisponde a un numero primo. Questo consente di identificare e memorizzare visivamente il numero attraverso i colori della sua scomposizione. Gli studenti, assimilando in modo intuitivo e liberati dall’ansia del calcolo numerico, riescono ad appropriarsi dei concetti aritmetici. Dal 1995 la RiTabella, con il suo metodo visivo, ha così aiutato moltissimi bambini, soprattutto con DSA nella comprensione e nell’autonomia.
“Crediamo che uno studente con DSA consideri appagante usare la tabella, perché impiegando la calcolatrice si sente “diverso”. Utilizzare questa tabella, che richiede di ragionare, abilità nel quale è altrettanto veloce e intuitivo dei suoi compagni, lo fa sentire più protagonista.” (Cit. Rita Bartole e Marco Quaglino SCUOLA e DIDATTICA n. 8, Aprile 2013)